Piazza Venezia
Ai piedi del colle del Campidoglio, tra Via dei Fori Imperiali e Via del Corso, è considerata il centro del traffico cittadino. Al lato sud della piazza rettangolare si erige l’imponente massa del Vittoriano, il Monumento Nazionale a Vittorio Emmanuele II, eretto agli inizi del Novecento, su progetto di Giuseppe Sacconi, e chiamato scherzosamente dai Romani la Macchina da scrivere.
L’intero complesso, dopo la tumulazione della salma del Milite Ignoto, il 4 novembre 1921, viene spesso chiamato, per estensione, Altare della Patria.
Il lato occidentale della piazza è occupato dalla facciata rinascimentale di Palazzo Venezia, che fu per un breve periodo palazzo papale e poi dal 1564 al 1797 fu sede della rappresentanza della Repubblica Serenissima presso lo Stato della Chiesa. Negli anni del Fascismo, dal 1929, divenne sede ufficiale del capo del governo: dal suo balcone si affacciava per i suoi discorsi Benito Mussolini. Oggi ospita l’omonimo Museo, la biblioteca dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte, che raccoglie oltre 300.000 volumi e 15.000 tra manoscritti, disegni e stampe.